Nato in Alta Provenza nel 1965, ho
seguito un percorso di formazione al 100% francese, con un sguardo attento alla
cultura e alla lingua italiana sin da piccolo: ciò mi ha portato a diventare
bilingue nel corso degli anni.
Dopo una prima esperienza professionale in Francia nel settore culturale,
la mia doppia cultura mi ha incoraggiato a oltrepassare il confine, pur mantenendo
stretti legami con il territorio francese attraverso lo sviluppo di vari partenariati
transfrontalieri nell'ambito dei progetti di cooperazione europea.
La mia esperienza nei due paesi confinanti
mi ha fatto capire quanto sia importante il rafforzamento dei legami economici,
sociali e culturali all'interno della zona transnazionale ma, nello stesso tempo,
mi ha reso consapevole delle difficoltà che incombono sul buon esito di un progetto che, anche in stato avanzato di realizzazione, potrebbe non andare
a buon fine a causa di una comunicazione linguistica spesso carente tra i vari attori
coinvolti.
Non possiamo vivere e lavorare insieme senza capirci.
Il multilinguismo promuove l'apertura e la tolleranza e, allo stesso tempo,
apre la porta a nuovi mercati e a nuove opportunità commerciali. Lo studio realizzato
nel 2007 dalla Commissione Europea sul problema della mancanza di competenze linguistiche
a svantaggio della competitività delle imprese illustra perfettamente questo concetto.
La conclusione a cui giunge lo studio è che le piccole e medie imprese europee avrebbero
enormi possibilità di accrescere le loro esportazioni se investissero maggiormente
nelle lingue e definissero strategie linguistiche coerenti. Altre recenti ricerche
dimostrano che le imprese capaci di rafforzare le loro competenze linguistiche sono
in grado di sfruttare meglio le opportunità commerciali offerte dal mercato interno
dell'UE, che, con quasi mezzo miliardo di persone, è il più importante al mondo.
"Investire in competenze linguistiche non è un costo inutile da sostenere per svolgere
un'attività commerciale, ma semmai è un modo per accrescere enormemente le opportunità
commerciali delle Imprese", ha dichiarato il Commissario europeo per il multilinguismo
Leonard Orban.
I dati riportati nello studio sono ricavati
da un campione di 200 piccole e medie imprese di tutta Europa, messi in correlazione
con le informazioni fornite da 30 multinazionali e da un gruppo di esperti dei paesi
coinvolti nella ricerca e integrati da una serie di analisi di casi specifici. Una
quota non indifferente di imprese europee perde opportunità di esportazione a causa
della carenza di competenze linguistiche e di competenze interculturali. Lo studio
afferma che circa il 40% delle PMI non dispone neppure di un sito Web multilingue.
Si stima che l'11% delle piccole e medie imprese europee esportatrici (945.000 società)
perdano contratti a causa delle barriere linguistiche. Questi risultati vengono confermati
da vari studi condotti in diversi paesi dell'Unione Europea. Uno studio danese rivela
che quattro società su dieci hanno avuto problemi di comunicazione
più o meno seri con i loro partners a causa di lacune linguistiche.
Oggi, la vera sfida è quella di mettere il pubblico, i Vostri Clienti, in condizione di capire,
e quindi di giudicare l'offerta che le vostre società presenti sul mercato propongono,
che si tratti di una azienda francese, italiana o polacca.